
EBRAISMO PROGRESSIVO
EBRAISMO PROGRESSIVO NEL MONDO
La World Union for Progressive Judaism è stata fondata a Londra nel 1926 ed è la più grande tra le associazioni di ebrei religiosi nel mondo. Il suo scopo fondamentale è anzitutto creare un terreno comune tra gli aderenti e in secondo luogo promuovere l’ebraismo progressive in luoghi dove individui e gruppi cercano vie autentiche ma moderne di esprimere sé stessi come ebrei.
La World Union for Progressive Judaism serve congregazioni e comunità in quasi 40 paesi e comprende più di 1.200 congregazioni progressive, liberali, reform e ricostruzioniste, per un totale di oltre un milione e mezzo di membri in tutto il mondo. Il suo quartier generale internazionale è a Gerusalemme, con uffici regionali a Londra, Mosca e New York.
L’ebraismo liberale è radicato nella Bibbia, specialmente negli insegnamenti dei profeti ebraici. E’ fondato su autentiche manifestazione di creatività ebraica, antica e moderna, particolarmente su quelle che mettono in evidenza spiritualità e desiderio di apprendere ciò che Dio si aspetta da noi: giustizia, equità, democrazia e pace, realizzazione personale e obblighi collettivi.
La pratica dell’ebraismo progressive è ancorata al pensiero e alla tradizione ebraica. Cerca di estendere la gamma dell’osservanza, per esempio garantendo piena uguaglianza a tutti gli ebrei, senza limitazione di sesso o orientamento sessuale; nello stesso tempo riconsiderando leggi che sono contrarie ai principi fondamentali dell’ebraismo.
Dei dodici milioni di ebrei che vivono oggi nel mondo, circa un terzo vive in paesi dove la vita ebraica è debole e ci sono poco opportunità per una significativa pratica ebraica. L’obiettivo della World Union è assicurare che tutti gli ebrei abbiano accesso ad una coinvolgente vita ebraica che possa ispirarli spiritualmente e tenere le loro comunità unite.
(Dal sito della World Union for Progressive Judaism)
EBRAISMO PROGRESSIVO IN ITALIA
L’era contemporanea dell’ebraismo progressive italiano comincia nel 1999, in occasione della visita di una delegazione di rabbini riformati a Giovanni Paolo II. La delegazione è guidata da Rav David Goldberg, della sinagoga Lev Chadash di Londra.
E’ intorno a questa figura che molte personalità e sensibilità cominceranno a coagularsi, fino alla presentazione dell’ebraismo progressive, a cura dello stesso Rav Goldberg e di Diana Pinto, durante un ciclo di conferenze pubbliche. Pochi mesi dopo, il 24 marzo 2000, alla libreria Tikkun di Milano, si terrà un evento storico: il primo culto progressive di shabbàt mai celebrato in Italia. Alla bimà c’è, ancora una volta, Rav David Goldberg, accompagnato da Cathy Heller Jones, direttrice del coro della sua sinagoga.
Nasce Lev Chadash.
Quello che segue è un breve ma intenso periodo di transizione, nelle quali le varie anime dell’ebraismo non ortodosso cercano la loro strada ideale e organizzativa.
L’Associazione Ebraismo Progressivo affiliata alla World Union for Progressive Judaism, nasce nel marzo 2001, separandosi da Keshet, che rimane a rappresentare l’ebraismo laico e umanistico.
Nel luglio 2002 si inaugura la sede della sinagoga Lev Chadash, in via Carlo Tenca.



